Spesometro 2018: trimestrale o semestrale su opzione

Spesometro 2018: l’invio potrà essere effettuato a cadenza semestrale su opzione. Non bisognerà fare alcuna comunicazione ma sarà valido il comportamento concludente. Ecco le istruzioni.

Spesometro semestrale anche nel 2018 con opzione: è questa una delle novità introdotte dal Decreto Legge 148/2017 ma ad oggi la situazione è tutt’altro che chiara.

I dubbi di molti contribuenti ed intermediari riguardano le modalità di esercizio dell’opzione per lo spesometro semestrale: il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate, pubblicato il 5 febbraio 2018 e riguardante le novità introdotte dal DL fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2018 fornisce ben poche istruzioni.

Quel che è certo è che ad oggi l’opzione per l’invio dello spesometro a cadenza semestrale non dovrà essere effettuato con uno specifico adempimento: nel flusso telematico da compilare non vi è una voce da selezionare, così come non è stato predisposto alcun modulo apposito da parte dell’Agenzia delle Entrate.

A scanso di novità che potrebbero arrivare dopo la scadenza dello spesometro del secondo semestre 2017, sarà il comportamento concludente a stabilire se il contribuente intende aderire alla facoltà di invio a cadenza semestrale e non trimestrale.

Di seguito alcuni utili chiarimenti.

Spesometro 2018 semestrale su opzione: ecco come si fa

Per evitare l’“ingorgo fiscale” conseguente all’introduzione dello spesometro e della nuova comunicazione delle liquidazioni Iva trimestrali questa volta il Legislatore si è mostrato più flessibile del previsto.

Con il comma 2, articolo 1 del decreto legge 148/2017 è stato previsto che lo spesometro, che a partire dal 2018 dovrà essere inviato a cadenza trimestrale, potrà essere trasmesso in via facoltativa anche ogni sei mesi.

Due soli invii all’anno a fronte dei quattro previsti dalla norma: una semplificazione che contribuenti e loro intermediari non vogliono e possono farsi sfuggire.

L’opzione per l’invio dello spesometro 2018 a cadenza semestrale consentirà, dunque, di trasmettere la comunicazione dati delle fatture emesse e ricevute in due scadenza, ovvero nei mesi di settembre e a febbraio dell’anno successivo.

Ed è proprio per evitare di perdere il treno della semplificazione che cresce sempre più il numero di domande di utenti che si chiedono come fare per comunicare l’opzione per l’invio semestrale? Dove sono le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate?

Risposta secca: non ci sono istruzioni e non ci sono indicazioni sulle modalità di esercizio dell’opzione semestrale. Ad oggi resta percorribile soltanto la strada del comportamento concludente.

Spesometro semestrale con comportamento concludente

Al momento mancano istruzioni specifiche su come comunicare l’adesione all’opzione per l’invio semestrale dello spesometro 2018 e pertanto dovrebbe esser considerato valido il comportamento concludente.

In sostanza, stando alle valutazioni fornite ad oggi e a fronte della mancanza di indicazioni chiare, la facoltà di invio a cadenza semestrale dello spesometro dovrà essere espressa applicando un comportamento coerente con il regime opzionale prescelto.

Cosa che, nel nostro caso, significa omettere l’invio dello spesometro del primo trimestre 2018 e del terzo, rispettivamente in scadenza il 31 maggio e il 30 novembre.

Le scadenze da rispettare per chi effettuerà l’invio semestrale dello spesometro saranno quindi le seguenti:

  • spesometro primo semestre 2018: invio entro il 30 settembre;
  • spesometro secondo semestre 2018: invio entro il 28 febbraio 2019.

Tuttavia è bene attendere per sapere se l’Agenzia delle Entrate fornirà chiarimenti appositi: il tutto, qualora accadrà, sarà successivo alla scadenza del 6 aprile 2018 per l’invio telematico dello spesometro del secondo semestre.

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